Torna la vita sulle colline di Montebello
LE MARCHE
La culla dell’agricoltura biologica in Italia
I metodi di coltivazione e produzione biologica iniziano a diffondersi nelle Marche già nel lontano 1974, e fanno di questo territorio collocato al centro d’Italia la prima regione italiana per incidenza di aziende biologiche. Questo grazie al contributo di Gino Girolomoni e alla sua scelta visionaria di ridare vita al Monastero di Montebello a Isola del Piano. Con questa scelta, Gino ha cambiato le sorti di un territorio ma anche quelle del biologico in Italia.
Solo 13 anni dopo arriverà il primo regolamento europeo sul metodo di produzione biologico. Diverse realtà regionali, insieme alla nostra Cooperativa agricola, hanno assunto un ruolo pionieristico nello sviluppo e nella promozione del metodo biologico italiano, sia a livello nazionale che internazionale. Oggi le Marche puntano a divenire “Distretto Biologico unico”, il più grande d’Italia e d’Europa.
Le terre di Federico da Montefeltro
Lavoriamo sulle terre governate un tempo dal duca di Urbino, Federico da Montefeltro, umanista illuminato e figura di riferimento per Gino Girolomoni, che ne apprezzava l’intelligenza e la capacità di “fare di un paese di montagna una capitale del mondo”.
Un territorio sicuramente impervio sul piano produttivo, ma depositario di una grande ricchezza sul piano ambientale, paesaggistico e culturale.
È per tutti questi motivi che il molino per la molitura del nostro grano 100% italiano e il pastificio dove lavoriamo la nostra pasta biologica sorgono sulle colline del Montefeltro, attorno e dentro il Monastero di Montebello.
Alla scoperta di un territorio, le terre ed i borghi di Urbino, raccontato attraverso le storie delle persone, contemporanee e del passato, che ne hanno determinato la sua identità e unicità odierna.
Illustrazione di Daniele Garota
MONTEBELLO
Il monastero
Il Monastero di Montebello, le cui spoglie Gino osservava dalla finestra della sua camera sin da bambino, è da subito considerato il luogo simbolico della rinascita del borgo marchigiano di Isola del Piano.
Qui il Beato Pietro Gambacorta fondò nel XIV secolo la Congregazione intitolata a San Girolamo, edificando successivamente il monastero da cui nasce l’ordine dei Girolamini.
Dal momento della sua elezione a sindaco di Isola del Piano, Gino si è posto l’obiettivo di restaurare il Monastero di Montebello, facendone la sua casa ma anche un luogo di confronto sul futuro della civiltà contadina.
Qui ha sede, fin dagli anni ’70, la Cooperativa agricola Girolomoni e qui nasce l’agricoltura biologica italiana.
Oggi all’interno del Monastero trovano spazio nuove aree di accoglienza e divulgazione come:
- La Fondazione Girolomoni – Che svolge attività culturali attraverso incontri dal vivo e la pubblicazione della rivista quadrimestrale “Mediterraneo Dossier”.
- La Fattoria didattica – Attraverso la quale è possibile prenotare, tra le altre, la visita al Museo della Civiltà Contadina “Sulle tracce dei nostri padri”.
- Il B&B Girolomoni – Con 5 camere per alloggiare e 2 sale meeting per giornate studio, conferenze e incontri di diverso genere, dallo yoga ad attività formative e ritiri in natura.
Dal 2011 è stata restaurata anche la Chiesa del Monastero, dedicata alla SS Trinità.
Ma non solo: presto sarà presente anche una biblioteca nella sacrestia, con tutti i libri che Gino Girolomoni ha letto e selezionato nel corso degli anni e che costituiscono il DNA della nostra esperienza culturale e di imprenditori del biologico. Trovano spazio temi come ambientalismo, ecologia, agricoltura, spiritualità, cristianesimo, archeologia, storia, e autori quali Ivan Illich, Alex Langer, Guido Ceronetti, Sergio Quinzio, Paolo Volponi, Manuel Anati e tanti altri ancora.
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